“La signora del caffé ristretto”
Ispirandomi allo scritto di Mauro Sandrini, tratto dal suo “Tanto Tantra”:
“La signora del caffè ristretto”
… curiosamente così vengo chiamata in un bar della mia città, dove gentilmente i baristi non accompagnano più la mia tazzina con un inutile cucchiaino. Quando accadde mi parve una conquista.
Non ricordo il giorno in cui optai per il caffé amaro, fu naturale, già lo zucchero non era compagno di tè latte tisane.
I gusti nella loro essenza.
Sì forse uno schierarsi anche di fronte alle bevande. Un muoversi alla ricerca dell’essenziale, di quanto più si avvicina al vero. Fermarsi a sentire un sapore è in ogni caso un fermarsi in noi stessi, una piccola riflessione …
Ora propongo di gustare caffè amari in tutta la loro “dolcezza”: