Cristina Merlo
2 min readFeb 10, 2017

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Ho incrociato questa immagine e mi ha colpita.

Ho notato il gesso che copre un volto, proteso in avanti. Le due ali sono rappresentate in modo differente, una con più particolari. Un orecchio è ben definito. Una giacca e una cravatta parlano di un uomo, a me di un uomo qualsiasi, uno tra tanti, uno di noi. Uno sfondo completamente nero, dell’intorno, almeno con la vista, non percepiamo nulla.

Si direbbe un angelo in grado di sentire, avanzare e anche volare. Forse la vista non gli serve, la bocca e il naso? il suo respiro, il suo contatto con l’aria c’è? gli è negato o non è necessario? Può vivere semplicemente procedendo, magari con le sue ali?

Pensiamo tanto a quello che vogliamo vedere, a quanto osserviamo più o meno attenti, a quanto mangiamo, notiamo i nostri respiri solo quando si fanno affannosi.

Concediamoci per un po’ una sottile maschera, come a dire isoliamoci da troppi stimoli esterni e sentiamo la nostra direzione, lasciandoci trasportare da ali che non vediamo, ma che tutti abbiamo. Teniamo un capo rivolto in avanti, alla ricerca. Tutte quelle penne e piume sono leggere e così ci sanno trasformare, rendere dimentichi di una realtà vissuta con occhi e sensazioni solo nostri. Gli sguardi interiori divengono attenti, si accarezzano le persone e la natura, si comprende e si prova compassione per noi stessi. Si cura il proprio corpo creando un’armonia tra ogni organo e tra tutte le cellule. Una maschera così lieve è saggio averla, ci apre al mondo, ci fa sfarfallare fuori dal nostro.

Dove trovarla? andando incontro al nostro inconscio.

Un viaggio verso il non conscio, così in noi e così lontano dal mondo cosciente, ci slega dalle catene del quotidiano, dalle convinzioni di anni, dagli stalli che impediscono il decidere e il fare.

Ci offre un aiuto, un altro punto di vista, una lucidità ben diversa dalla nostra ferrea razionalità. Collaborare con lui ci apre nuove scelte e nuovi entusiasmi.

L’inconscio è le nostre ali, ci consente di andare e essere oltre.

Innalziamoci dal nero, prendiamo una visione alta e aperta delle cose e quella farfalla che abbiamo dentro spiccherà il volo.

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